Manovra, niente accordo al governo. Vertice fiume a Palazzo Chig, presenti anche Renzi e Di Maio. Nasce l’asse contro l’aumento dell’Iva ideato da Gualtieri.
Non c’è accordo nel governo sulla prossima manovra economica. Il Movimento 5 Stelle e il Pd partono da posizioni decisamente distanti, entrambe lontanissime da quella di Roberto Gualtieri e del premier Giuseppe Conte.
Di fatto ci sono almeno cinque o sei progetti sul tavolo. Tutti interessanti ma difficili da coniugare. E le coperture sono quelle che sono. Quasi inesistenti. Il premier Conte ha provato a tirare le fila con un vertice notturno a Palazzo Chigi convocando i leader delle forze di governo.
Niente accordo sulla manovra, asse Renzi-Movimento 5 Stelle contro l’aumento dell’Iva
La soluzione ideata dal Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che sarebbe in qualche modo avallata anche dal premier Giuseppe Conte, prevederebbe un aumento selettivo dell’Iva.
Prima dell’incontro alla presenza di Conte, il titolare del Mef aveva parlato di una manovra da trenta miliardi e senza modifiche per Quota 100 e Reddito di Cittadinanza, i provvedimenti bandiera del precedente governo per quanto riguarda l’aspetto economico.
Ma la rivoluzione fiscale ideata da Gualtieri e Conte prevederebbe anche ritocchi selettivi dell’Iva. L’ipotesi è stata bocciata da un insolito e inaspettato asse formato dai renziani e dal Movimento 5 Stelle.
Renzi, “Abbiamo fatto un governo per mandare a casa Salvini, non per aumentare l’Iva”
Il leader di Italia Viva ha espresso le sue perplessità con un post condiviso sulla propria pagina Facebook. Nel breve messaggio Matteo Renzi ha fatto sapere di essere contrario a ogni tipo di modulazione dell’Iva.
Vertice di governo a Palazzo Chigi, la trattativa sulla manovra non si sblocca
Per provare a superare lo stallo il Presidente del Consiglio ha indetto un vertice notturno a Palazzo Chigi. Presenti Matteo Renzi, Luigi Di Maio, esponenti del Pd e di LeU. L’incontro fiume durato fino a notte inoltrata non ha portato a una soluzione, complicando e non poco la situazione nel giorno in cui il Consiglio dei Ministri dovrà approvare la nota di aggiornamento del Def.